lunedì 11 luglio 2011

La fabbrica di consulenze

Io non ho la mano ferma nemmeno se devo scattare una foto con una macchinetta digitale e, se dovessi girare un video col telefonino, certamente penserebbero che ho ripreso un intero reparto ospedaliero di malati del morbo di Parkinson, dunque non ho speranze, ma tutti quelli che ci sanno fare - preferibilmente ventenni, cresciuti bevendo nuove tecnologie sciolte nel latte del biberon al posto dei biscotti Plasmon -, quindi quelli che hanno documentato cariche della polizia mandata da governi di destra a sparare sui manifestanti, dal G8 di Genova agli scontri in Val di Susa, da oggi possono mettersi in fila per un avvenire assicurato come consulenti alla Regione Sicilia. O forse no. Perché nel loro curriculum, oltre a un video di 20 secondi girato durante l'alluvione di Giampilieri, devono documentare "l'esperienza maturata come pianista di pianobar per serate e organista per matrimoni su richiesta, nonché l'attività come professore privato di latino, greco, storia, filosofia e di avvio allo studio del pianoforte". E naturalmente avere qualche entratura negli ambienti del governo regionale. Altrimenti, potete pure essere stati allievi di Stanley Kubrick ma potete facilmente immaginare la collocazione del vostro filmino amatoriale.
Invece a Francesco Micali, ventiduenne vicepresidente dell'Associazione "Giovani di Giampilieri", il suo fermo immagine sull'acqua che scorre è valso - secondo quanto riporta "ASud'Europa", il settimanale del Centro Pio La Torre di Palermo, che ha stilato un elenco degli incarichi professionali elargiti a famigli e clientes dai potenti siciliani - una consulenza per "informazione alla cittadinanza delle zone alluvionate" e "progettazione e ripresa economica e sociale del territorio". Per fare questo riceverà in un anno mille euro per ognuno dei suoi anni di vita (come nella pubblicità del negozio di occhiali dove la percentuale dello sconto è pari ai tuoi anni). Ora possiamo immaginare che per l'attività di "informazione alla cittadinanza delle zone alluvionate" lo strumento di lavoro sarà il suo telefonino e la competenza consista nel saperlo tenere in mano (il telefonino) camminando per le strade del suo paese. Quello che non è chiaro è quali siano le competenze del ragazzino per quanto riguarda la "progettazione e ripresa economica e sociale del territorio". A occhio e croce per un incarico così impegnativo uno dovrebbe essere laureato in ingegneria, architettura, geologia, oppure economia, qualcosa del genere, e avere anche delle pubblicazioni ed esperienza professionale. E invece, andando a guardare punto per punto il "curriculum" messo in rete dal giovanotto, si scopre che è iscritto in Giurisprudenza (e fin qui ci potrebbe pure stare), che non è ancora laureato (a meno che non abbia dimenticato di aggiornarlo e comunque, data la giovane età, anche questo ci può stare) e che - Udite! Udite! - ha una buona conoscenza del pacchetto office e una buona navigazione in Internet. Ma, soprattutto (e qui qualche sospetto sulle entrature mi viene), che ha partecipato a dei congressi, uno dei quali organizzato dai Lions, e soprasoprattutto ha svolto "attività di animatore ed educatore presso l'Oratorio Salesiano 'Don Bosco' di Messina nonché di organista presso la parrocchia 'S. Nicolò' di Giampilieri". E che cazzo! Questi sì che sono titoli!
Esattamente come quello della signora Garcia Maria de los Angeles, che non è - come potrebbe indurre a pensare il nome - la protagonista di una telenovela brasiliana, ma la moglie argentina del capo dell'ufficio stampa della Regione nonché ex sindaco di centrodestra del comune di Sant'Agata Li Battiati, Gregorio Arena. E forse proprio grazie a questo "titolo" la dottoressa Garcia Maria de los Angeles, componente della segreteria particolare dell'assessore regionale al Bilancio, Gaetano Armao, è stata chiamata ad occuparsi di "trattazione delle tematiche connesse alla strategie di marketing volte ad aumentare la fruizione e la divulgazione dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana". Come dire, fried air. O qualcosa di simile alla supercazzola prematurata con scappellamento (ovviamente) a destra, che somiglia molto anche all'incarico conferito alla dottoressa Serafina Perra, forse rimasta disoccupata dopo aver ricoperto inutilmente il ruolo di assessore alla Cultura nella giunta provinciale di Catania quando il presidente era Raffaele Lombardo: "azioni di intervento in materia di Pubblica Istruzione e, in particolare, per l'affermazione nella popolazione studentesca di elementi costitutivi essenziali dell'identità siciliana". Tipo fargli imparare a memoria il cosiddetto "inno" della nazione sicula?
Poi, fra i tanti che prendono soldi da quella fabbrica di consulenze che sono gli assessorati regionali - per una spesa complessiva che supera il milione e duecentocinquantamila euro in appena sei mesi (pari a sei mesi di stipendio di mille persone normali), più della metà dei quali spesi dal presidente della Regione, e che quasi certamente potrebbe essere risparmiata ricorrendo alle professionalità interne -, sicuramente ci sono dei professionisti competenti. Ma certo fa un certo effetto fra questi trovare un nome di quelli che ritornano, quello di Alberto Stagno D'Alcontres, docente universitario ed esponente di una delle famiglie che contano in provincia di Messina. La stessa di Guglielmo Stagno D'Alcontres, ex rettore dell'Università, arrestato anni fa proprio nell'ambito di un'inchiesta su consulenze per centinaia di milioni di lire affidate dall'Ateneo sempre alla stessa persona.

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