sabato 13 aprile 2013
Raphaël Clouseau
Avete presente la pubblicità dell'antipulci Seresto? Una signora arriva al mercato delle pulci e non trova più niente, chiede informazioni e un tizio che parla italiano come l'ispettore Clouseau le spiega che "poi venuti signori con cani e gatti con collare Seresto" e "pulci sparite, anche zecche sparite, mercatino finito".
Ebbene, è successo davvero. E' successo o, meglio, succederà a Catania, dove inconsapevoli visitatori della domenica - spesso in cerca di curiosità e di un diversivo più che di affari, in una città che non offre niente - da domani non troveranno più il mercatino nel luogo centrale dove si svolgeva da tempo: sparite pulci, sparito anche mercato. Deportato mercato, in un luogo irraggiungibile: un modo come un altro per farlo morire di consunzione.
Il sindaco Stancanelli e i suoi assessori, più ridicoli (ma nient'affatto esilaranti) di Clouseau nella loro presunta e approssimativa caccia al crimine - che loro identificano, a quanto sembra, non in mafiosi o grandi evasori, ma nei lavavetri e in qualche migrante con la sua improbabile bancarella di cianfrusaglie - devono aver pensato che, a fronte di pochi esemplari che vendono certamente roba rubata, contro i tanti che magari cercano di far fronte alla crisi privandosi a malincuore del modernariato tenuto in casa, il modo migliore per dare la caccia all'illegalità fosse quello di ammazzarli tutti.
E' come se di una pianta rigogliosa, anziché tagliare le poche foglie ingiallite che le tolgono linfa inutilmente, si tagliassero direttamente le radici.
Raffaele Stancanelli sembra proprio Clouseau che insegue la sua valigia nella porta girevole. E non fa nemmeno ridere.
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