venerdì 27 gennaio 2012

Lo sfigato, ovvero "nuddu ammiscatu ccu nenti"

La retorica sugli studenti lavoratori ve la risparmio. E non perché non sia assolutamente vero che tantissimi giovani lavorano per mantenersi agli studi dilatando quindi i tempi. Come è assolutamente vero che, se di giorno lavori e di notte studi, è normale che tu non dia il meglio di te né sul posto di lavoro - col rischio di perderlo - né quando vai a fare esami. Non rendi e non vivi. Ve la risparmio, perché l'hanno fatta tutti e a un certo punto risulta persino stucchevole e vampiresca.
Vorrei richiamare invece la vostra attenzione sui tanti giovani brillanti, addirittura geniali, che a un certo punto ti dicono che l'università non gli dà più niente (e non è che si laureano a 28 anni, da "sfigati", no: decidono proprio di mandarla affanculo l'università, con grave danno per la società intera) perché si sono stufati di sentire uno scimunito di un paio di anni più grande di loro in giacca e cravatta che si sente un grande professore universitario solo perché - da figlio o nipote di professore universitario - ha preso agli esami qualche voto in più di quanto meritasse e poi si è laureato per grazia ricevuta e gli racconta ("a pappagallo", si diceva ai miei tempi, ed era una delle cose che facevano inorridire i bravi insegnanti) la sintesi del libro di letteratura del liceo.
Loro abbandonano, dopo aver visto decine di inutili figli di papà e di galoppini elettorali prendere voti alti senza avere studiato, mentre quegli altri continuano "una brillante carriera universitaria", partecipano a concorsi cuciti su misura, diventano manager, editorialisti, viceministri, ministri...
Ma gli "sfigati" non sono quelli che abbandonano l'università o quelli che si laureano tardi: sono quelli che senza un padre pitreista o una madre dama di carità o un protettore politico sarebbero stati - come si dice in Sicilia - "nuddu ammiscato ccu nenti", nessuno unito al niente, zero tagliato; sono quelli che se li lasci tre giorni da soli muoiono di fame perché non sono capaci di farsi un uovo à la coque; sono quelli che quando prendono una multa non la pagano e se la fanno "levare", sono quelli che credono di poter misurare le dimensioni del loro pisello in base alle dimensioni della loro auto. Sono servi e si credono padroni.

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