lunedì 12 dicembre 2011

Un sindaco a vocazione agricola

Lo sapevate che il sindaco di Catania coltiva dirigenti per la sua "tecnostruttura"? Ebbene sì, li coltiva, nel senso agricolo del termine: li mette a dimora, li innaffia, li ara, li trebbia, li concima (eccome, se li concima!).
E però, siccome lui le cose le fa bene e non lascia nulla al caso, Raffaele Stancanelli ha deciso di affidarsi ad un esperto, tal Marcello Pulvirenti, perito agrario, già segretario particolare dell'uomo di Regalbuto (centro a vocazione agricola della provincia di Enna) quando era assessore regionale. Ebbene il P. A. Marcello Pulvirenti già un anno e mezzo fa aveva ottenuto l'incarico di collaborazione a titolo gratuito "con l'ufficio di Staff del Sindaco, per svolgere funzioni di assistenza all'attività di indirizzo, di controllo e di raccordo con la tecnostruttura rappresentata dall'insieme dei Dirigenti, propria del Sindaco stesso". Ma dev'essere stato particolarmente bravo perché il cosiddetto primo cittadino di Catania lo scorso 11 ottobre e a decorrere dal primo novembre ha deciso di modificare l'incarico "da titolo gratuito a titolo oneroso, considerato sia il rilevante contributo da lui apportato che il crescente carico di lavoro affidato al medesimo". E vuoi mettere: zappare, arare, concimare, sotto il sole cocente e sotto l'acqua.
Insomma, dal primo novembre scorso il signor Pulvirenti, perito agrario, per indirizzare, controllare e raccordare i dirigenti dello Staff del sindaco ha (a tempo determinato, finché Stancanelli sarà in carica) uno stipendio, tredicesima compresa, secondo il Contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti degli Enti locali, mentre - tanto per fare un esempio - da mesi non ci sono soldi per pagare gli operatori dei servizi sociali, che ovviamente sono in rivolta e minacciano di interrompere il servizio perché non sentono nemmeno l'odore dello stipendio e ancor meno della tredicesima che a occhio e croce arriverà in estate inoltrata, tanto che un'operatrice ha fatto notare come a casa sua il panettone si mangerà a ferragosto.
C'è da chiedersi a cosa serva, oltre che a "coltivare" le amicizie, un perito agrario in quella struttura. Così come sarebbe interessante sapere quali sarebbero i meriti, i requisiti e le competenze che gli sono valsi questo bel terno al lotto. Già perché a leggere il curriculum di Pulvirenti si scopre che - avendo studiato enologia, entomologia, zootecnia ("disciplina - secondo la definizione di Wikipedia - che si occupa della produzione, dell'allevamento e dello sfruttamento degli animali domestici" o addomesticati) e agronomia - si è diplomato perito tecnico agrario all'Istituto Eredia di Catania; che ha una conoscenza sufficiente, cioè scolastica, cioè pari a zero, della lingua inglese (ma, effettivamente, per comunicare con gli animali ci si può esprimere riproducendo i loro versi); che - come quasi tutti - gli piacciono disegno, sport e musica; che - come quasi tutti - ha la patente di guida; che gli piace "vivere e lavorare con altre persone, in ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in squadra" (di calcio, immagino); che ha avuto diversi incarichi - compreso quello di animatore di villaggio turistico - in enti di formazione (quelli, per intenderci, dove si "coltivano" le clientele); e che, infine, dal 2001 al 2006 è stato componente o addirittura capo - come esterno, quindi consulente - nella segreteria particolare dell'ex assessore regionale Raffaele Stancanelli. E proprio da questo posto privilegiato - secondo quanto dichiarato ai magistrati da Ubaldo Camerini, ex direttore dei Servizi sociali di Catania e uno fra i principali imputati nell'inchiesta (in cui sono coinvolti numerosi esponenti dell'Mpa di Raffaele Lombardo e lo stesso Stancanelli è imputato "coatto") sulla "cricca del sociosanitario" che si spartiva gli appalti - avrebbe fatto da portavoce presso l'attuale sindaco di Catania dei desiderata dell'ex assessore comunale Giuseppe Zappalà (arrestato nell'ambito della stessa inchiesta) relativamente ai nomi da inserire nelle commissioni aggiudicatrici dei bandi di gara.
Alla fine del curriculum, fra i titoli in possesso del superesperto, risulta anche il patentino A2 Equitazione. Allora le do un consiglio, signor Sindaco: si faccia fare un corso accelerato dal suo ex consulente ora dipendente e si dia all'ippica.

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