domenica 25 dicembre 2011

Il natale è servito

Il natale è servito, sarete contenti.
Nell'Italia cattolica, apostolica, ipocrita, romana, nell'Italia dell' "oggi siamo tutti più buoni", nell'Italia dove un mercante vestito di bianco e interamente ricoperto d'oro detta legge 366 giorni l'anno, non paga le tasse di questo Stato che occupa abusivamente e il 25 dicembre se la prende con il mercato e il "lucìcchio" (sic) e la festa dei negozi, ebbene in quest'Italia delle feste comandate (e imposte), proprio a natale alla gente i coglioni girano più del solito e proprio a natale la cattiveria si scatena irrefrenabile.
Nel giro di una notte, da nord a sud, secondo quanto riportano le agenzie, ci sono stati almeno cinque episodi fra omicidi, tentativi di omicidio, aggressioni, violenza tenuta sotto vuoto ed esplosa senza rimedio.
A Genzano di Lucania, in provincia di Potenza, ieri sera un pensionato (italiano, italianissimo) ha imbracciato un fucile da caccia e ha sterminato un'intera famiglia, titolare di una lavanderia i cui fumi gli davano fastidio: morti la madre e i due figli, in prognosi riservata il padre. Giorno perfetto, per fare la festa alla Famiglia.
Nelle stesse ore, a Lipari, una signora di sessant'anni è stata assassinata nella sua casa poco prima di uscire per andare a passare il cenone dai parenti. Sembra si sia trattato di un tentativo di rapina: forse babbo natale aveva finito le scorte.
Dopo di che, proprio mentre lui scendeva dal camino, a Brescia un uomo ha ammazzato con alcuni colpi di pistola il fratello della sua ex fidanzata. Questioni di interesse, a quanto sembra: la vittima aveva acceso un mutuo usando come garanzia la busta paga della sorella. E ci mancava il giustiziere della notte (di natale).
Verso l'una di notte, in un albergo romano non lontano dalla stazione Termini, un uomo e la sua compagna incinta hanno cominciato a litigare in maniera sempre più furiosa finché lui ha tentato di buttarla dalla finestra. Lei non si è fatta molto male: è il mito della maternità e della bontà a tutti i costi che è finito in mille pezzi.
Nelle prime ore di stamane a Milano una donna di 35 anni è stata accoltellata dal marito, "al culmine di un litigio", come da fredda formula di rito. E' in ospedale, operata d'urgenza, ma non è grave. Sarà per la prossima festività.
Ma nel frattempo qualcuno dovrebbe cominciare a chiedersi perché: perché imporre ope legis le feste, il divertimento, il finto affiatamento, una maschera di felicità e persino "per oggi non pensiamo alla crisi" e "guardiamo con ottimismo al futuro"; perché queste manifestazioni di violenza crescono esponenzialmente proprio nei giorni in cui il bisogno del business di costringerti a spendere fa a pugni, a pistolettate, a fucilate con il bisogno materiale della gente.
Mi dispiace, ma sono costretta a smentire il ministro Andrea Riccardi, secondo il quale "L'Italia è un Paese solidale, in questi tempi di esigenze che aumentano la solidarietà sta crescendo...". L'Italia non è più un Paese solidale da tempo e più ci riducono i salari, ci levano le pensioni, ci rubano il futuro, più diventiamo cattivi, egoisti, sospettosi. Costringerci a far finta che tutta vada bene serve solo a esasperarci di più.

6 commenti:

  1. Condivido lo "sfogo".
    Rimango solo perplesso sul fatto che ci possa essere, da parte di noi italiani, una benchè minima possibilità di esasperazione ...

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  2. Infatti, il punto è che dovrebbero essere capaci di ribellarsi tutti insieme e invece riescono soltanto a dar sfogo singolarmente all'esasperazione. E così fanno solo danni a se stessi e agli altri.

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  3. Finchè regna il "divide et impera" l'esasperazione sarà solo un "esercizio" lessicale.

    P.s.: prova a ridurre la dimensione della foto, per navigare nel blog devo usare lo scroll su tutti i 4 lati.

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  4. Lo so che è troppo grande. Il problema è che sono imbranatissima e non la so ridurre.

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  5. Puoi provare con Paint, se usi una qualsiasi versione di Windows. Apri il file e con la funzione riduci lo scali fino a farlo bastare. Il 50 % dovrebbe bastare.

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  6. Ho un Mac. Adesso vedo se trovo qualche funzione per farlo.

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