mercoledì 14 dicembre 2011
I carabinieri e lo scontrino fiscale
Stamattina ho preso un caffè al bar del porto, l'ultimo sulla sinistra. Ci vado tutte le volte che posso al porto, è terapeutico. Polvere di stelle su una moquette turchese, i gabbiani che fanno le papere con il culo a mollo, il "cambio" piedi/centimetri, le fantasticherie sulla genesi dei nomi delle barche. Mogli e figlie, donne che restano a casa, per i pescherecci; storie, desideri, momenti magici per le vele (i motoscafi nemmeno li guardo: stronzi e arroganti/inquinanti come i loro padroni). Ce n'è una che si chiama Traité de Rome, doppiamente ambiziosa, chissà chi si crede di essere.
Insomma ero lì e siccome era l'ora del calo degli zuccheri e del conseguente imburrimento delle gambe, ho fatto 'sta botta di vita. Ordino il caffè, mentre me lo preparano chiedo "quant'è?", metto 80 centesimi sul banco, il caffè arriva, ci metto lo zucchero, mescolo, lo bevo. Gli 80 centesimi sono ancora lì. Decido di indicarli alla giovane donna che sta al bancone. Mi fa cenno di sì con la testa, ma ancora non li prende. Resto in attesa. Lei continua a servire altre persone, ma i soldi non li prende. E va bene, vuoi la guerra?
"Mi fa lo scontrino, per piacere?", le dico con voce stentorea che non ammette repliche e per farmi sentire dagli altri avventori. E lei: "Ceeeeeerto!". Con sei "e", in ognuna delle quali si avverte benissimo un "crepa", merda", "vaffanculo"...e, ça va sans dire, "comunista".
Ora io a questa scena ci sono abbastanza avvezza (e non mi stupisco perché nutro una disistima profonda e cordiale nei confronti dei commercianti): loro non mi danno lo scontrino, io resto ferma là e di solito basta questo, capiscono senza bisogno di chiederglielo e mi consegnano lo scontrino accompagnandolo con un sorriso al curaro.
Oggi c'è stato solo quel passaggio in più, che ho dovuto chiederglielo perché la signorina faceva l'indaffarata, ma c'è una ragione perché ve lo sto raccontando: gli "altri avventori", quelli dai quali volevo farmi sentire, erano un gruppetto di carabinieri. E allora mi faccio due domande: 1) perché la barwoman non si è sentita obbligata da quella presenza ad avere un comportamento legale? 2) perché quei carabinieri che sono per definizione tutori dell'ordine e della legalità e che per di più prendono stipendi di merda pagandoci sopra tutte le tasse (comprese quelle che spetterebbero al proprietario del bar e a tutti gli evasori come lui) assecondano certi comportamenti?
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