sabato 21 settembre 2013
Sterilizzazione di massa
Ringhiano. Ringhiano tutti come cani rabbiosi.
Ringhia il ministro delle Stigghiole contro Rodotà (che magari, sapendo in quale tana di lupi ci dibattiamo, avrebbe potuto pesare le parole prima di aprire bocca o spiegare subito ciò che intendeva dire): doveva essere incazzato per i fatti suoi, da quando gli hanno tolto la sedia da sotto il culo eliminando dal "nuovo" partito la figura di segretario, come quando - invece di licenziarti - ti fanno il mobbing levandoti la scrivania, e con qualcuno doveva prendersela. Occhio bovino roteante e voce stentorea, ha tuonato: deprecabile che un candidato alla presidenza della Repubblica usi parole simili! Auspicabile, invece, che un candidato alla presidenza della Repubblica evada il fisco, stupri le minorenni e disconosca i poteri dello Stato? Giusto per sapere.
E, siccome da un po' nessuno se lo cagava, anche l'altro portatore di bulbo schizzante, l'aspirante picchiatore fascista, ministro del Monopolio dell'informazione, ha sputacchiato qualcosa di incomprensibile contro Rodotà evocando "cattivi maestri" e "compagni che sbagliano".
Ringhia contro chiunque le capiti a tiro, per contratto e per tenere in esercizio le sue labbra allargate con il forcipe, l'onnipresente erinni televisiva.
Ringhiano, ma fra di loro, tutti contro tutti, i capponi di Renzi: litigano sulle date, sugli orari, sulle poltrone, sulle primarie, sulle secondarie e persino su cosa mangiare a colazione.
Ringhiano come un branco di cani in calore che si contenda una sola cagna. E se la soluzione fosse una campagna di sterilizzazione di massa?
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