lunedì 26 agosto 2013

Un curioso paradosso

Dodici vignette. Dodici come i mesi dell'anno. Praticamente un calendario, solo che qui le donne (e anche gli uomini) invece di essere con il culo di fuori sono con il culo per terra. Andare in banca e trovare un po' di fila ti fa fare delle scoperte interessanti. Perché nell'attesa ti metti a leggere quello che trovi: brochures, depliants. Io stamattina mi sono fermata a leggere un'affiche e ho scoperto che la banca - non la mia in particolare, ma l'entità banca alla quale ci si rivolge invocando il miracolo - sente il bisogno non tanto di dimostrare la propria esistenza quanto di giustificarla. Le stesse entità - per intenderci - per salvare i culi dorati delle quali gli ultimi governi lo hanno rotto alla maggioranza degli Italiani. Lo slogan sul muro vorrebbe solleticare la curiosità con quello che definisce "un curioso paradosso": "chiedersi come sarebbe la nostra vita se la banca non ci fosse...." E intanto viene da chiedersi come sarebbe (bello) se nella vita non ci fosse questo spreco di puntini. Che uno invece di buttarli così potrebbe metterli in banca e farli fruttare. Poi ti chiedi perché la banca ha bisogno di vendersi e pubblicizzarsi (che poi, se sei lì, vuol dire che ancora non hai deciso di nascondere i soldi nel materasso). Excusatio non petita, spreco di puntini. Ti chiedi se forse non siano stati costretti al tentativo di autocelebrazione dal fatto che la gente sta cominciando ad accorgersi che la banca non è come la telefonata che ti allunga la vita davanti al plotone di esecuzione: la banca è il plotone di esecuzione. E comunque, accetti il suggerimento e vai a procurarti la famosa brochure con i "12 disegni per sorridere e riflettere su come sarebbe il mondo senza le banche". Sicché ti trovi fra le mani un'opera commissionata da un committente maschilista ed eseguita da un disegnatore misogino o viceversa. Cambiando l'ordine dei fattori, la donna resta sempre la casalinga con il piumino in mano che chiede soldi al marito oppure la cretina svampita e ingioiellata che nasconde il bracciale in giardino sotto le azalee per essere certa che non glielo rubino. In mezzo, una serie di patetici luoghi comuni: il maschio che acquista l'auto nuova, la cassiera ovviamente femmina alla cassa, l'usuraio mellifluo, la zia da spolpare per completare i lavori a casa. Tutti che, se non ci fosse la banca, sarebbero sommersi dai problemi e dalle banconote che traboccano da ogni dove (se ne deduce, dunque, che i soldi ci sono e che la crisi - come ebbe a dire un noto pregiudicato - è più percepita che reale). Alla fine cercano di convincerti che le banche fanno finanziamenti alle imprese per aiutarle ad uscire dalla crisi e vengono incontro alle famiglie in difficoltà: visto che i disegni non fanno sorridere, provano a farti ridere sparando minchiate.

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