mercoledì 5 giugno 2013

Quindi

Ho sbagliato: avrei dovuto raccoglierle tutte, analizzarle e alla fine esaminarle attentamente nei dettagli. Ma il fatto è che alcune mi provocano un tale giramento di coglioni da non arrivare vive alla pattumiera di casa e altre non arrivano nemmeno alla cassetta. Non potete sapere che soddisfazione rispondere di no a uno che citofona e, convinto di parlare con un pollo, ti dice: "Comunicazioni del patronato, può aprire per gentilezza?". Il patronato - con cui non ho mai avuto niente a che fare - non ha proprio nulla da comunicarmi, se non che c'è una faccia di culo esperta in clientelismo che vorrebbe il mio voto in cambio di qualcosa che non gli ho mai chiesto e non gli chiederò mai. E in realtà quelle di cui sto parlando sono le lettere dei candidati che in questi giorni fioccano come stelle filanti nelle cassette di ciascuno di noi. Di solito nemmeno le apro, per evitare l'overdose di Maalox, e perché sono tutte talmente ripetitive, uguali, tristemente inutili. Però qualche altra la leggo: giusto per il piacere di misurare fino a che punto possa arrivare l'ipocrisia umana o quanto siano cazzoni quelli che le scrivono. C'è uno che conclude la sua lettera "con affetto". Con affetto? Scusa, ma ci conosciamo? Siamo andati a scuola insieme? Tua cugina ha sposato mio cugino? Se - come è prevedibile - hai riposto di no a tutte e tre le domande, sappi che lo stupro delle parole è una cosa che me li fa girare molto più delle tue insulse promesse. Oggi ne è arrivata un'altra: "Sono Maria Rossi, bla bla bla e bla, bla, bla e ancora bla". Alla fine mi spiega come si vota: "Da quest'anno è possibile esprimere una doppia preferenza di genere, cioè è possibile esprime (esprime, proprio così: non sono io che ho trascritto male, sono loro che non hanno nemmeno riletto) due preferenze, una Donna e un Uomo. Quindi scrivi Rossi accanto al simbolo del partito". Dunque (anzi, quindi), se ho ben capito si possono scrivere due nomi: quindi scrivi Rossi. Dunque (anzi, quindi), se la memoria non m'inganna, nella grammatica italiana "quindi" è un avverbio con valore deduttivo. Dunque (anzi, quindi), se è possibile esprimere una doppia preferenza, se ne deduce che si possa scrivere Rossi e pure Bianchi (purché Bianchi sia un maschio) accanto al simbolo del partito. E allora perché la candidata, "quindi", ci invita a scrivere Rossi e basta? Non sarebbe stato meglio scrivere "però"? Anzi, ma però.

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