domenica 30 giugno 2013

Fortunata

Oggi ho sentito due signore che conversavano al mare. "Vacanze? Quali vacanze?" diceva l'una "E' da un anno che sono senza lavoro. Non si trova niente, non c'è niente". Una storia fra tante, troppe, tutte uguali: diploma superiore, separata, mamma di un bambino, ex marito praticamente latitante dai doveri paterni, era stata licenziata dai supermercati dell'Aligrup di Sebastiano Scuto, condannato per mafia. "Come ha fatto a fallire non si sa" diceva la signora "Facevamo miliardi ogni giorno". Miliardi, parlava ancora in lire, pur essendo giovane, più o meno trentenne. E da allora, malgrado la giovane età, non era più riuscita a trovare un lavoro: "Non c'è niente" ripeteva, aggiungendo che adesso fa la donna delle pulizie, a sei euro l'ora, quaranta euro a settimana. L'altra, poco più che cinquantenne e certamente non scolarizzata, era scandalizzata: "Sei euro? Ma il prezzo è sette!" Già, perché con un euro in più svolti. Si definiva "fortunata" la più anziana delle due, perché ha lavorato tutta la vita e adesso è a servizio da una signora benestante che le dà anche trenta euro per la benzina. Non so più quante volte l'ha ripetuta questa cosa che si sentiva fortunata. Anche se poi ha raccontato quello che doveva subire facendo le pulizie a casa di una coppia anziana: la signora era molto malata e sarebbe morta di lì a poco, ma il marito (peraltro quasi ottantenne) non si faceva scrupolo di provare a mettere il suo pisello in mano alla domestica impegnata a stirare. Roba che pensavamo (speravamo) ormai confinata nei libri di Brancati. Lei il vecchio porco lo faceva stare al suo posto, e alla signora non l'ha mai detto perché non se la sentiva di darle questo dispiacere visto il suo stato di salute. Ha continuato a lavorare lì fino alla morte della padrona malgrado il peso di quell'umiliazione. Silenziosa per pietà e silenziosa per non perdere quel diritto che ci vogliono far vedere come una fortuna, come una vincita milionaria alla lotteria. Così baci per terra e subisci in silenzio ogni genere di angheria.

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