venerdì 14 giugno 2013
Delitto d'impeto
Ma come puoi giustificarti dicendo di avere scritto in un momento di rabbia? Non sei una che passando per strada viene colpita da un vaso da fiori in testa e si mette istintivamente a smadonnare tanto da farsi sentire fino all'ottavo piano. Sei una che (chissà per quali meriti politici) ha un ruolo istituzionale. E in più, quando scrivi una cosa su Facebook e poi fai invio ci vuole un po' più di tempo che per aprire bocca e dare fiato prima di avere attivato il cervello.
La scusa che hai farfugliato fa incazzare più della frase vomitevole che hai scritto. Cos'è, speravi nelle attenuanti per il delitto d'impeto?
Ehi, dico a te, merda di genere femminile che ha augurato a un'altra donna, a una "negra", come la chiameresti tu, di essere stuprata.
Quello che hai scritto prima e quello che hai addotto poi come giustificazione ti qualificano doppiamente per quello che sei: una merda razzista.
E questo non è un insulto d'impeto: ma una considerazione assolutamente razionale per la quale non invocherò alcuna attenuante. Era esattamente quello che volevo dirti: sei una merda razzista che non appartiene al genere umano.
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