Riporto da un quotidiano on-line, data 2 febbraio 2012: "Soddisfatto il sindaco Stancanelli per la conclusione nei tempi previsti, una celerità che ha consentito che la strada venisse riaperta in condizioni di massima sicurezza per i giorni della Festa di Sant'Agata: 'Sento di ringraziare pubblicamente questi nostri artigiani scalpellini che hanno lavorato con maestria e rapidità, talvolta anche con il maltempo - ha detto il sindaco Stancanelli -. La salita di San Giuliano d'altronde è un punto di snodo per il centro storico di Catania e abbiamo risolto un problema che doveva essere affrontato per salvaguardare l'incolumità di pedoni e automobilisti, a cominciare dai giorni dedicati a Sant'Agata".
Insomma, via di Sangiuliano franava pericolosamente, buche e avvallamenti erano un attentato ai semiasse delle auto e il basolato reso liscio dall'usura metteva in pericolo le caviglie dei pedoni che si trovavano a camminare praticamente su una saponetta bagnata, e così il sindaco solerte aveva deciso: lavori in somma urgenza (formuletta panacea per quando ti scappa di affidare un appalto e proprio non lo puoi trattenere), chiusura del traffico e scalpellini all'opera senza sosta, per completare tutto in una decina di giorni, in tempo per la famosa "acchianata" in mancanza della quale santaituzza - vergine e martire alla quale Quinziano fece tagliare un seno perché non gli si era concessa - il miracolo non lo fa.
E così, tre giorni prima della famosa salita di corsa in onore della patrona, la strada fu riaperta, il fercolo cominciò il tradizionale giro, i devoti scaldavano i muscoli per prendere la rincorsa ma dovettero arrestarsi ammirati davanti a un altro miracolo: in via di Sangiuliano, grazie all'intercessione del sindaco di Catania, era avvenuta la moltiplicazione delle "scaffe" e dei "purtusi".
Stancanelli santo subito, e senza nemmeno bisogno di farsi tagliare una palla.
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