martedì 29 gennaio 2013
La contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmareragusano
Alla fine - giusto per fugare qualche residuale dubbio - la molto ex compagna Sua Eccellenza, Granduff, Sen. Anna Finocchiaro Fidelbo ha gettato la maschera.
La cosiddetta gaffe dell'alter ego della Santanchè ha già fatto il giro del mondo (almeno di quello degli internauti): alla Gelmini feminist-style improvvisamente consapevole del proprio ruolo che obiettava come le donne nelle liste abbiano una funzione decorativa, la molto ex compagna rispondeva con la sua solita inflessione oxfordiana e facendo uso di termini lombardi: "Stiamo parlando di parlamentari, mica di bidelle".
Mi permetto - ovviamente genuflettendomi come si conviene al rango - di ricordare alla contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmareragusano che:
1) quello della bidella è un lavoro umile ma dignitoso;
2) il Parlamento attuale pullula di deputati e deputate che esercitano il meretricio (e non certamente per bisogno o per violenza) quindi forse è più onorevole il mestiere di bidella;
3) last but not least, le bidelle hanno raccolto il vomito e sedato con un canarino - tenendo loro la mano - il mal di pancia delle sue figlie mentre lei e suo marito erano impegnati rispettivamente a varare leggi spesso contro le bidelle e gli altri lavoratori (una a caso: quella riforma Fornero che Sua eccellenza definì "un ottimo compromesso riformista") o a informatizzare ospedali.
Stiamo parlando di bidelle mica di senatrici.
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