mercoledì 9 gennaio 2013
Massimo Catalano ministro del Lavoro
"È meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare molto e fare poche vacanze".
I più giovani non se lo ricordano sicuro, qualcuno - la gran parte di quelli che si trovano a fare i conti con una disoccupazione da brivido - non era ancora nato ai tempi di "Quelli della notte" e di Massimo Catalano personaggio surreale campione di ovvietà. E non sanno che si sono persi.
Per fortuna che c'è LA Fornero che lo sostituisce egregiamente. Intervistata ieri a Radio Capital a proposito della pubblicità McDonald che - non potendo più contare sui suoi panini lardosi capaci di attrarre soltanto qualche cerebroleso con sfumatura alta - cerca di richiamare clienti parlando di sé come di un'azienda che assume (ma lontana dai fasti del primo Berlusconi che prometteva un milione di posti di lavoro: questi sono solo tremila), dove si fa carriera in un lampo e i dipendenti sono realizzati, sorridenti e soddisfatti, all'obiezione della Cgil che fa notare come si tratti spesso soltanto di contratti a tempo determinato, IL ministro ha detto una cosa alla Catalano: "Anche un lavoro a tempo determinato è meglio dell'assenza di lavoro".
Ma che cazzo dici? Va bene che fra poco tornerai per nostra fortuna ad essere la signora snob da tè delle cinque che dà del tu alla donna di servizio con la scusa che la considera una persona di famiglia (pronta a licenziarla, ci scommetto, se la cameriera si permette di ricambiare la confidenza), ma al momento sei ancora IL ministro (maschio, perché sei peggio di un maschio): posso dirlo io dopo anni di disoccupazione, possono dirlo le migliaia di miei coetanei ultracinquantenni disoccupati da anni che neppure rinunciando alla loro professionalità, alle loro lauree e alle loro specializzazioni trovano più uno straccio di lavoro, possiamo dirlo noi che anche un tempo determinato o un part-time o un lavoro squalificante è meglio che niente. Tu no: tu sei il ministro e devi trovare soluzioni.
Fortunatamente con te (ti do del tu perché ti considero una di famiglia, visto che ti aggiri quotidianamente per le nostre case e che presto prenderai un calcio in culo come la cameriera che mette la polvere sotto il tappeto) e con il governo del tuo degno amico Mario Monti fra meno di due mesi non avremo più niente a che fare. Perché una volta alle urne gli italiani risponderanno quello che ha risposto qualche giorno fa una signora anziana (e fino a quel momento assolutamente mite) a una giornalista che le chiedeva cosa volesse dire al governo che ci ha ridotti così: "Lipozzinammazzalli".
Dopo di che chiunque andrà a fare il ministro del Lavoro, persino Massimo Catalano, difficilmente farà peggio di Elsa Fornero.
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