venerdì 8 maggio 2015

Clientelismo di genere

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Un'altra Stefania uccisa a pochi chilometri da casa mia; un altro maschio vigliacco che per non perderla ha preferito farla perdere a tutto il mondo; altri giornali che usano termini offensivi; un altro sindaco che adopera parole giustificazioniste, rendendosi nei fatti complice.
La vittima è lei, Stefania Ardì, appena 21 anni, di Roccalumera; il femminicida è Andrea Tringali, 33 anni, ex fidanzato, ma le parole di comprensione - a leggere alcuni giornali - sono solo per lui: "Non aveva accettato la separazione dalla sua ragazza - è l'attacco in toni melodrammatici de Il Giornale di Sicilia -. Non si dava pace. Era un tormento per lui, dopo 7 anni di fidanzamento, saperla tra le braccia di un altro". Il GdS aggiunge che "ha così tentato di parlarle e le ha chiesto un appuntamento conclusosi nel peggiore dei modi". Ha tentato di parlarle? E uno per parlare con una persona normalmente si porta dietro una pistola?
Un altro giornale dice che "sembra che Tringali avesse chiesto un incontro con la giovane ex fidanzata per tentare di riallacciare i rapporti". Come no? Notoriamente uno per riallacciare i rapporti si presenta con una pistola in mano, come un boss mafioso per un regolamento di conti.
Poi ancora il GdS abbandona la comprensione che sembra mostrare per il femmincida e quasi attribuisce a lei la colpa: "La giovane però non aveva alcuna intenzione di starlo a sentire. Ed è rimasta ferma sulle sue posizioni. Un atteggiamento questo che ha fatto infuriare il 33enne che ha estratto la pistola sparando alla giovane che era alla guida della sua auto e stava per andare via". Tradotto: come si permette questa stronza di non avere un atteggiamento remissivo?
Ma il colpo di grazia metaforico a Stefania lo ha dato il sindaco di Roccalumera, Gaetano Argiroffi, di professione medico, maschio che riserva al maschio tutta la sua umana vicinanza (a parte le parole di circostanza per la vittima, che comunque viene sempre dopo e a cui non viene concesso nemmeno il privilegio di chiamarla per nome): "Sono addolorato per quello che è accaduto, conoscevo molto bene Andrea che era un ragazzo mite e proveniva da un famiglia per bene, deve essere stato un momento di follia. Mi spiace molto per lui e la giovane". No, caro sindaco, in un momento di follia - al limite - puoi strangolare una persona con le tue mani (e comunque se è "un momento" può darsi che ti fermi prima), ma se vai a un appuntamento con la pistola in mano sono un bel po' di ore di lucidità e si chiama premeditazione. E si chiama odio di un uomo arrogante che non vuole rinunciare al dominio sulla sua "proprietà" nei confronti di una donna che non accetta di essere sottomessa.
Lo stesso odio collettivo, del resto, che mostra nei confronti delle donne (ma anche dei lavoratori, degli insegnanti, dei disoccupati e di una serie infinita di categorie che rivendicano diritti) questo governo maschio che ha appena varato un mistificatorio "Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere" in cui - a parte gli esigui finanziamenti per Centri antiviolenza e case di accoglienza, e tutta una serie di considerazioni che denotano scarsa conoscenza della materia - balza agli occhi la volontà ossessiva di far proliferare esperti da piazzare ovunque. Insomma una specie di Piano di azione straordinario per il clientelismo di genere. Preferibilmente maschile. E le donne continuano a morire.

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