martedì 28 gennaio 2014

Stay foolish, stay angry


"Time to make a choice". E ti pareva che anche adesso non spuntasse un altro riccone provinciale pronto a dire la sua - in inglese, of course - e a manifestare la sua irriducibile voglia di zerbinaggio nei confronti delle multinazionali e la sua irrefrenabile pulsione a metterla "in the bottom" ai lavoratori. Da choosy a choise il passo è breve, è "tutta una calata": la discesa agli inferi della cancellazione totale dei diritti dei lavoratori cominciata con la legge Biagi di Berlusconi e proseguita con gli altri governi di destra, da Monti a Letta.
Sicché il giovane Davide Serra, renziano della prima ora, montiano dopo la sconfitta di Renzi alle prime primarie, rirenziano dopo il sacco definitivo del Pd da parte della destra e anzi finanziatore elettorale (con i soldi delle Cayman?) dello spregiudicato che fa accordi con il pregiudicato, insomma quello lì, l'amministratore delegato di Algebris, fra un binomio e una radice quadrata, ha decretato che Electrolux Italia deve ridurre gli stipendi ai lavoratori: niente "ideologie da Urss" - ringhia fingendo di cinguettare - e soprattutto "Per salvare lavoro deve abbassare 40% stipendi". Augh. Anzi, no: "Time to make a choice". Che sarebbe, appunto, la benedizione al ricatto dell'azienda ai lavoratori: o vi accontentate di mezzo stipendio o me ne vado in Polonia.
Ma il punto (il dramma) è che se il padrone è naturally bastardo, i colonizzatori svedesi possono permettersi di considerare gli italiani come lavoratori da terzo mondo perché i governi degli ultimi anni (e non oso pensare cosa accadrà con lo sbruffone fiorentino) hanno fatto della distruzione del mondo del lavoro e dei diritti dei lavoratori la ragione stessa della loro esistenza. Con presunte "riforme" del lavoro vendicative - e con la quasi totale complicità dei sindacati - nei confronti dei lavoratori.
Beh, io se dovessi dire qualcosa in inglese a questi lavoratori ricattati pronuncerei ben altre parole: stay foolish, stay angry. Ma molto angry. E fategli il culo.

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