lunedì 22 ottobre 2012
Il salvatore della Patria
Ma ve lo ricordate quando, alla fine di quel decennio di merda che furono gli anni Ottanta (ai quali questi anni somigliano in maniera inquietante), a Catania l'8% degli elettori votò per l'antiproibizionista Marco Pannella mandando ben cinque consiglieri - compreso lui, che era capolista - in Consiglio comunale?
Tutti accannati i catanesi, o almeno l'8% di essi? No, certo che no. Tutti divorzisti e abortisti? Ma manco per niente. Semplicemente, alcuni erano incazzati con democristiani e socialisti che avevano fatto strame della città, altri avevano bisogno di un buffone che li facesse ridere. O di un santone, di un fenomeno, un'apparizione che desse la sensazione di rompere gli schemi, che arringasse le folle (e quanta gente ai suoi comizi, a vedere lo spettacolo!) e si presentasse come salvatore della Patria. O come "il Salvatore", un imbonitore che si spaccia per figlio di un dio per farsi ubbidire da un popolo di selvaggi.
A quel tempo Pannella passava per essere uno di sinistra - e molti dei suoi seguaci, in buona fede, credevano che lo fosse -, poi si è scoperto che era uno di destra.
Vi ricorda qualcuno?
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