lunedì 3 gennaio 2011

Un sindaco per Catania: le "nuove proposte" di Sud

Il giornale Sud, free(?)press catanese, ha lanciato un sondaggio su un possibile eventuale futuro candidato sindaco di Catania.
Questo l’elenco dei nomi nuovi proposti, sia pure con la possibilità che i lettori ne segnalino altri: Bianco, Stancanelli, Scapagnini, Pogliese, Fiumefreddo, Chisari, Villari, Musumeci, Agen… Ragazzi, ma ci siete o ci fate? Vi rendete conto che questi hanno tutti i cervelli putrescenti? E non è nemmeno una questione anagrafica, perché Pogliese – che sarebbe il più giovane – è, esattamente come gli altri, il frutto della prima Repubblica, della seconda, della terza e di chissà quante altre prima che questi riusciamo a levarceli dai coglioni.
Evito di analizzare una per una questa proposte solo per spirito caritatevole, altrimenti dovrei ricordare chi se n’è andato lasciandoci con il culo a terra, chi si è sputtanato (in tutti i sensi) il nostro patrimonio, chi ora si atteggia a verginella avendo fatto scempio della città – correo – fino a non troppi anni fa, eccetera; evito anche di rilevare che non ci sono proposte femminili (perché non sono solita impiccarmi sulle questioni di genere e perché le donne che finora hanno ricoperto ruoli politici sono state superiori ai maschi anche in merdosità: potrei fare un nome di una la cui metamorfosi è ormai compiuta, tanto che il suo timbro di voce è diventato maschile); evito di sottolineare che forse non è caso di proporre nomi di gente indagata; evito di ricordarvi che non ce n'è nemmeno mezzo di sinistra; evito di segnalare il cocktail inquietante di mafia-affari-massoneria; evito persino di fare notare lo stucchevole gioco delle parti, con uno dei candidati (la verginella di cui sopra) che ringrazia e respinge l’offerta non dimenticando di ergersi a vittima della mafia; e mi limito invece a sottolineare la tristezza della mancanza di fantasia e/o speranza che sottende a proposte simili.
E il guaio è che a togliere ai catanesi ogni speranza di vedere qualcosa di diverso, di riscattarsi, di meritare un sindaco (o una sindaca) che si occupi finalmente e seriamente di creare posti di lavoro (posti di lavoro, non clientele), cultura, aria pulita, spazi verdi - insomma quelle cose minime per trasformare una città di merda in una vivibile -, sono stati proprio quelli che avete elencato, tutti, nessuno escluso.
Ma il guaio è anche che a togliere ai catanesi ogni speranza sono stati i catanesi stessi, che di questi signori in elenco si sono fatti servi e lecchini.

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