giovedì 16 settembre 2010

Matita blu

Il dottor Alberto Lomeo l’ha detto chiaro: quella di aneurisma all’aorta è una diagnosi grave.
Intervistato dal Tg regionale della Rai, dopo aver presentato un esposto alla magistratura di Catania, Lomeo – che è primario di Chirurgia vascolare all’ospedale Cannizzaro – ha spiegato che, se il paziente ha una cosa del genere, la sua attività è fortemente limitata e comunque va operato subito se non si vuole rischiare la rottura dell’aorta e la morte quasi certa.
Il fatto è che il paziente in questione si chiama Raffaele Lombardo ed è il “governatore” della Sicilia e che questa diagnosi, con tanto di referto (che Lomeo si sarebbe rifiutato di firmare), è stata fatta da un medico che lavora proprio in quel reparto di Chirurgia vascolare del Cannizzaro e risale proprio ai giorni in cui il presidente della Regione – secondo voci di corridoio – rischiava l’arresto nell’ambito dell’inchiesta su mafia e politica in cui è coinvolto insieme al fratello.
Ora qui i casi sono due: o il medico in questione dal punto di vista professionale è un cesso e (conseguentemente) un assassino, perché se fai una diagnosi di quel genere – a quanto capisco – devi preparare subito l’intervento chirurgico per evitare che il paziente esploda alla prima incazzatura (e per uno che fa politica non è difficile che accada) e che ti mettano sotto inchiesta per malasanità; oppure è un fuorilegge (la procura ha ipotizzato il reato di falso) o un suddito che dichiara una cosa che non è per collusione o per sottomissione.
In ogni caso, è interessante leggere la dichiarazione stizzita dello specialista in questione che – fingendo di incazzarsi per la violazione della privacy di Lombardo – sembra piuttosto voler parargli e pararsi il culo attraverso un uso smodato dei termini tutela e tutelare: il cardiologo infatti sostiene che queste notizie siano state diffuse “per fini certo diversi da quello della tutela della salute” e quindi avverte: “A tutela della mia onorabilità preannuncio fin d’ora che tutelerò la mia correttezza professionale nelle sedi opportune”.
Tre volte in poche righe è da matita blu.

Nessun commento:

Posta un commento