giovedì 9 settembre 2010

Massimo D'Alema, Franco Basaglia e Napoleone Bonaparte

Diciamocelo chiaramente: il primo a parare il culo all’infimo dittatore non è stato Massimo D’Alema (che certamente rosicherà all’idea di perdere questo primato), ma un altro uomo di sinistra. E’ stato Franco Basaglia, che alla fine degli anni Settanta spiegò che era il momento di eliminare i matti ope legis (non è andata esattamente così: la legge l’hanno fatta e poi le hanno messo il suo nome, anche se lui non era d’accordo, ma tant’è). Solo che lui (a differenza di D’Alema) era in buona fede: lui davvero credeva che si potessero curare, che la società potesse farsene carico senza rinchiuderli e poi già allora erano passate abbondantemente di moda le patetiche barzellettine sui manicomi e sul solito, immancabile ospite che cammina avanti e indietro con la mano sotto la giacca altezza petto.
Che ne poteva sapere il povero Basaglia che un giorno quelle barzellette sarebbero tornate di attualità? Non poteva certo immaginare che nella realtà italiana una trentina d’anni dopo sarebbe apparso un ometto, un omuncolo che pensava di essere il padrone e di poter licenziare il Presidente della Camera e dare ordini al Presidente della Repubblica.

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