giovedì 5 marzo 2015

Mi costituisco


Ho deciso di costituirmi. Siccome ho sentito che convivere è peggio di un omicidio, penso che sia giusto scontare la mia pena. A rivelarmi le mie gravi colpe è stato un tipo di Cameri - che con l'occasione abbiamo scoperto essere una "ridente (?) cittadina" a sette chilometri da Novara -, tal Tarcisio Vicario, di professione salvatore di anime, cioè il parroco, probabilmente convinto di fare le funzioni del legislatore o di qualche personaggio immaginario.
Certo, se l'avessi saputo prima non avrei commesso un delitto così orribile e degno di riprovazione oltre che di bruciare nelle fiamme dell'inferno, ma ora è giusto correre ai ripari ed espiare la pena.
Prima però vorrei chiarite un po' di cose. Tipo: se per l'omicidio di solito danno l'ergastolo, per "peggio di un omicidio" quanto danno? Quanto vale un "peggio di un omicidio": un omicidio e un quarto, un omicidio e mezzo, un omicidio e tre quarti, un omicidio e dieci centesimi? C'è un tariffario degli omicidi? Per dire, se convivere è più di un omicidio, sposarsi in municipio è un po' più grave o un po' meno grave?
Devo saperlo per farmi quattro conti perché io di omicidi ne ho commessi diversi. Dunque, vediamo: ho convissuto, poi mi sono sposata in municipio, ho divorziato (ma questo è conseguenza del passaggio precedente: non so se valga un omicidio o mezzo), non ho battezzato mio figlio, mi sono sbattezzata. Allora la domanda è questa: per una collezione di ben cinque "peggio di un omicidio", le offerte sono cumulabili? Al supermercato delle indulgenze valgono le stesse regole del supermercato dei prosciutti e dei salami?
Ma la vera domanda è: lo pagano per dire queste stronzate o lo fa per passione, come Bocca di Rosa?

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