martedì 24 marzo 2015

Pesci di terra, di mare e dell'aria

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Cacca, pipì, culo, faccia di pennuto, lo so ma non te lo dico, cicca cicca cicca. Roba che ormai manco in prima elementare le fanno più 'ste cose.
Ora a parte che una con un nome così non dovrebbe circolare in Italia, e va bene che la gran parte dei destinatari di quegli insulti in effetti non merita un grande sforzo di intelligenza per essere attaccata, ma la Mussolini cosa ci voleva dimostrare chiamando dentice, cernia, geco, miracolato, i suoi ex camerati oggi Ncd? Ci voleva far sapere che ragiona come un maschio e fascista per di più? Grazie, lo sapevamo già. Ci voleva far sapere di avere imparato gli insulti e i sottintesi maliziosi e per questo di essere diventata grande? Ci voleva far sapere che, mentre suo marito si trastulla con donne più giovani, lei per ingannare il tempo studia tutte le specie ittiche e i rettili avendo incautamente acquistato da un venditore porta a porta, in trentasei comode rate, i dodici volumi dell'enciclopedia dei pesci d'acqua, ma anche di terra, di mare e dell'aria?
Ma una cosa più delle altre non mi è chiara, e cioè quale sia il filo logico in base al quale c'è un vecchio porco che va a puttane minorenni e il maniaco sessuale non sarebbe il suddetto vecchio porco ma il magistrato (e, peggio, la magistrata Ilda Boccassini, non solo comunista ma ora pure erotomane) che lo mette sotto accusa. Cos'è, una specie di proprietà transitiva in salsa olgettina? O un patetico tentativo di vendetta di una moglie cornuta che, invece di prendersela con il marito che l'ha cornificata, se la prende con i magistrati che lo hanno scoperto? E' proprio vero: quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito.
E però resta sempre un interrogativo: ma che abbiamo fatto di male per meritarci onorevoli così oscenamente disonorevoli e incapaci di elaborare un qualsiasi ragionamento politico che vada oltre cacca e pipì?

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