venerdì 26 luglio 2013
Oppure era Brunetta
Un po' sono d'accordo con Fassina, un po' invece no. Perché conosco una persona, disoccupata da anni (una che è cifra delle tante nelle stesse condizioni), che si mette a tremare ogni volta che arriva la bolletta della Tarsu. Vorrebbe pagare, ma non può. La posa lì all'ingresso, per ricordarsene, in attesa che venga un momento migliore. Che non arriva. E alla prima bolletta se ne sovrappone un'altra e poi un'altra e un'altra ancora, all'infinito. Alla fine è costretta a chiedere una rateizzazione, perché alla necessità di pagare le tasse ci crede e quello è l'unico modo, anche se gli interessi fanno raddoppiare la cifra.
Per questo un po' sono d'accordo con Fassina. E non capisco lo scandalo e l'indignazione di fronte a una verità banale e non capisco soprattutto lo scandalo e l'indignazione di Susanna Camusso: dipende forse dal fatto che quella verità la costringe a prendere atto che esistono i poveri?
Io gli evasori li odio: sono dei bastardi che considero al pari dei mafiosi e spero proprio che un giorno, arrivando in ospedale per un infarto o un aneurisma, qualcuno gli dica "crepa, tu qui non puoi entrare". Ed è per questo che un po' non sono d'accordo con Fassina: perché - come sempre accade in questo Paese di furbi - le sue parole finiranno per autorizzare quelli che evadono non per necessità ma per delinquenza.
Purtroppo ho il sospetto che l'intervento di Fassina (cioè lo stesso tizio che una volta era di sinistra, per quanto nel Pd, e ora è viceministro dell'Economia di un governo di destra) fosse finalizzato a questo e forse anche pronunciato sotto dettatura. Tanto più che quelle parole le ha dette al convegno di Confcommercio. Avete notato come s'impappinava? Sì, va bene: Fassina non può certamente vantare una vis oratoria ciceroniana, ma andate a riguardare il video. Una parola, un'esitazione; una parola, un lapsus; una parola, una pausa un po' troppo lunga; una parola, uno scivolone lessicale; una parola, una papera. Sembrava uno scolaretto che deve ripetere una lezione che non gli piace. Oppure sembrava Brunetta imitato da Crozza. Oppure era Brunetta.
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