domenica 14 luglio 2013

Il mullah Filippo

Qual è la prima cosa che vi viene in mente quando sentite la locuzione "località balneare"? Sì, esatto, avete indovinato: al di là della spiaggia, pinne fucili ed occhiali; al di qua, sul lungomare, infradito, un magliettone che copre appena il costume, un pareo annodato sui fianchi alla meno peggio. E' nell'ordine naturale delle cose: come il pianto del neonato evoca cacca nel pannolino e culetto arrossato o il nesso fra le parole donna e islamica ne produce una terza: burqa. Ecco, forse era al burqa che pensava il sindaco di Acicastello, Filippo Drago, geneticamente democristiano, quando ha avuto l'idea di prevedere multe fino a 500 euro per chi gira a torso nudo - quindi, immagino, anche per i maschi: almeno in questo è paritario - per le strade del "ridente" (ma che ci sarà poi da ridere?) comune marinaro e altrettanto ridenti frazioni. Mutatis bikinis, è come se a Saint-Tropez, patria del topless, si imponesse di prendere il sole con la muta da sub o come se a Pisa si raddrizzasse la torre. Non sperando di fargli capire come altre siano le cose di cui vergognarsi, attendiamo fiduciosi che - come già illustri predecessori - cambi il proprio nome in Filippo Mohammed Omar Drago. Intanto però mi viene un dubbio: non è che per caso il sindaco ha bisogno di fare cassa e vuole sfruttare l'iperproduzione estiva di chiappe al vento per realizzare cash rapidamente? In questo caso gli consiglierei, invece, di multare la sconcezza di tutti quelli che gettano per terra dai fazzolettini pieni di moccio alle bottiglie di birra, o l'oscenità di quanti fanno pesca selvaggia nella riserva e poi lasciano sugli scogli lenza, ami arrugginiti ed esca puzzolente.

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