giovedì 30 giugno 2016

Guerrilla gardening a Saint Jean Les Pierres


A Saint Jean Les Pierres c'è un nuovo sindaco. Niente fascia tricolore, niente auto blu, niente consulenti, niente campagna elettorale: soltanto un costume azzurro tonalità Klaus Dibiasi, il suo colorito da lupo di mare, il fisico asciutto e un titolo conquistato sul campo.
Non so nemmeno come si chiami il sindaco di Saint Jean Les Pierres, so che ha trasformato una mezza discarica in un salottino. Non lo ha scritto su Facebook, non ha scatenato schiere di addetti stampa per farci sapere a che ora si allontana per fare pipì. Lo ha fatto e basta. E ci ha pensato per tempo (è così che si fa, prendete nota): per settimane ogni mattina di buon'ora, armato di guanti e sacchetti di plastica, ha ripulito il territorio, scovando cicche di sigarette, cocci di vetro, lattine, fazzolettini mocciolosi e ogni porcheria che possiate immaginare. Ogni mattina di buon'ora. Per giorni, per settimane. Poi ha sistemato le aiuole, ci ha messo le piante, portandosele da casa; ogni giorno di buon'ora le innaffia; ogni giorno di buon'ora ne mette a dimora qualche altra e intanto gira con un retino per catturare qualche cicca o qualche pezzetto di carta. Ha disseminato il territorio di cestini per i rifiuti, ha aggiunto i posacenere, ci ha messo i cartelli per dire di non sporcare, scritti in diverse lingue, ha sostituito i soffioni delle docce...
Ah, già: avevo dimenticato di dirvi che Saint Jean Les Pierres non è una ridente cittadina turistica del sud della civilissima Francia, ma semplicemente San Giovanni Li Cuti, deliziosa quanto bistrattata spiaggetta di sabbia nera dell'incivilissima Catania, ignorata e offesa dalla precedente giunta di centrodestra quanto dall'attuale giunta di centrodestra (*), a cui ha ridato dignità un pensionato - stufo di aggirarsi nello schifo - che nei fatti sta mettendo in atto una forma spontanea di guerrilla gardening. Senza grandi progetti o consulenze di presunti esperti: semplicemente lui sa di cosa ha bisogno San Giovanni Li Cuti, perché ci viene ogni giorno, estate e inverno. Certo, "amministrare" una spiaggetta non è esattamente come stare alla guida di una grande città, ma forse partire dai bisogni dei cittadini può essere un criterio valido sia nelle piccole che nelle grandi dimensioni. E forse qualcuno potrebbe anche ringraziarlo il sindaco di Saint Jean Les Pierres, per avere dimostrato che le cose nell'interesse della città si possono fare. Sempre se non lo arrestano per disturbo del coma pubblico.

(*) No, non è un refuso.






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