domenica 11 maggio 2014

Il genio dell'ipod

-->
A volte incontro una canzone.
Beh, certo, nella mia vita non è una cosa strana: a casa c'è una radio costantemente accesa che scandisce le mie giornate; di domenica entra in scena il giradischi con il rito della pulizia del disco e della misurazione millimetrica del punto esatto su cui adagiare la puntina; se sono fuori, c'è l'ipod che mi accompagna.
E' stato lì che ci siamo incontrate, nell'ipod: mi ha sorriso, mi ha salutata, mi ha chiesto come sto. E come sto? Sto esattamente come dici tu. Che me lo chiedi a fare. Altrimenti non saresti qui.
Già - mi dice -, hai ragione: arrivo quando ce n'è bisogno, come il genio della lampada.

Sì, lo so, non è normale, chiamate pure la neuro, ma io con le canzoni ci parlo. Grandi chiacchierate sugli amori perduti, sul senso profondo della vita, sui sogni ad occhi aperti.
Di solito, non la scelgo io la canzone con cui parlare: è lei che sceglie me, senza bisogno di sfregare l'ipod. Scorrono l'una dietro l'altra e all'improvviso - pouf! - viene fuori lei, quella giusta per quel preciso momento, pronta ad ascoltarmi, a condividere i miei pensieri, ad assecondare i miei desideri, perfino a mettermi sul suo tappeto volante e portarmi proprio lì dove una volta è successa quella cosa che vorresti rivivere esattamente allo stesso modo.
C'è solo un problema, anzi due: le cose non tornano e la canzone dopo quattro minuti finisce.

Nessun commento:

Posta un commento