mercoledì 12 settembre 2012
Un piccolo conguaglio e la Fornero in cambio dell'Alcoa
Capita che uno, dopo tanti anni che paga l'affitto di casa a fondo perduto, abbia voglia di non buttare più i soldi dalla finestra e di comprarselo quell'appartamento dove magari ha fatto pure delle migliorie: perché ci si è affezionato e ci sta bene. A volte è previsto nel contratto di locazione che dopo un certo numero di anni la casa si può riscattare, altre uno ci prova: fa un'offerta al proprietario e quello, perché ha un investimento da fare altrove o semplicemente perché ha voglia di fare il viaggio che ha sempre sognato, accetta.
Ora lo Stato italiano negli anni ha riempito di miliardate di lire e milionate di euro la Alcoa (come la Fiat), che però sono come quei padroni di casa stronzi e anche un po' lestofanti che non solo si rifiutano di riparare il tetto e ti lasciano piovere dentro casa ma magari si fanno pure dare i contributi per una ristrutturazione che non fanno e i soldi se li mettono in tasca.
Siccome da soli non ci arrivano, essendo tecnicamente inetti, forse è il caso di suggerirglielo: fategli un'offerta, rilevatele voi queste aziende di parassiti che si sono arricchiti con i nostri soldi - e ora, come da copione, scappano - e rilanciatele. Visto che l'avete (e l'abbiamo) pagata per anni questa casa senza abitarla, forse ora è il caso di riprendercela: l'Alcoa, come la Fiat, come tutte le altre per le quali abbiamo fatto ponti (d'oro) e autostrade e che adesso pisciano dove mangiano.
Io non sono un tecnico e di economia non ci capisco un tubo (ma nemmeno voi, però: altrimenti non avreste fatto tutto il danno che avete fatto in meno di un anno che siete al governo), ma - dal momento che lo fate voi - rivendico il mio diritto a dire la mia cazzata quotidiana (anche perché almeno io le produco in proprio e non perché me lo chiede l'Europa) e vi dico che a naso sono convinta che così lo Stato i soldi che ci ha messo li riprenderebbe in poco tempo e i posti di lavoro dei lavoratori diventati dipendenti statali non andrebbero perduti. Purché però a gestire l'azienda non vadano i supermanager, ma i lavoratori.
A meno che la Fornero non decida che i lavoratori, in quanto tali, vanno sterminati tutti senza pietà perché pretendono - ohibò! - di lavorare e persino di essere pagati.
Anzi, per non correre rischi, fate così: nel piatto, oltre al conguaglio (minimo, perché gliene abbiamo dati fin troppi di soldi), metteteci pure lei: che se la portino in America. Magari si fidanza con Marchionne e abbiamo qualche speranza che nessuno dei due torni più in Italia.
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