lunedì 22 giugno 2015

Il prezzo della vita? Un pieno di benzina

-->
"Sono un pensionato e la benzina costa troppo, non me la posso permettere". Più o meno sembra abbia detto questo agli inquirenti l'uomo che a Palermo ha confessato di avere ucciso l'impiegato di un distributore di benzina. Evidentemente a Palermo, dove il problema principale è il traffico e non solo quello metaforico, la vita di un uomo vale meno di un pieno di carburante. Sicché, se ti girano i coglioni, puoi prendere la pistola e fare fuoco.
Senza curarti di sapere se quello che tu hai eletto a vittima è un dipendente pagato in nero, se è padre di un paio di bambini, se - per esempio -, visto che lavorava lì da pochi giorni, probabilmente era uno più sfigato di te che aveva trovato il suo primo lavoro a 44 anni suonati.
Sono andata su uno dei tanti gruppi di discussione su Internet: dicono che una 7,65 costi alcune centinaia di euro, cioè più o meno quanto una pensione al minimo o quanto sei pieni di carburante che ci puoi andare quasi in capo al mondo.
Sai che c'è? Che se uno una cosa non se la può permettere ci rinuncia: non se ne va in giro ad ammazzare la gente che chiede di essere pagata per un servizio. Che poi, vorrei sapere dove devi andare: sei pensionato, non hai nemmeno l'alibi di prendere la macchina per raggiungere il posto di lavoro. Fai come me: buttala 'sta macchina, cammina a piedi o in bici così scarichi le tensioni, non ti intossichi e non avveleni l'aria, prendi l'autobus se proprio non ti va di camminare. E poi vendi la pistola così ci campi un mese.
Ma in fondo la colpa non è tutta sua: gli hanno insegnato che della macchina non si può fare a meno, che è un modo per dimostrare che esisti. Nella pubblicità tutto comincia e finisce con l'auto: la famigliola presunta felice, le femmine da rimorchiare, l'aria condizionata che ammazza l'ambiente ma chi se ne frega se io mi sento come sulla cima di una montagna, la vettura che si parcheggia da sola e quella che "me la freghi? non mi frega" e c'è persino quella alimentata a viagra. Gli hanno insegnato, ci hanno insegnato che la macchina è la cosa più importante della nostra vita.
Poi all'improvviso il cocchio ridiventa zucca e tu sei diventato un assassino. Per futili motivi.

Nessun commento:

Posta un commento