lunedì 14 luglio 2014

Figuto


E insomma a un certo punto mi metto a cercare notizie su "Donne, grammatica e media", la guida all'uso del linguaggio di genere curata da Cecilia Robustelli.
Comincio a digitare sul motore di ricerca, scrivo "donne" e il primo suggerimento che mi dà, subito dopo l'ovvio "donne" che, ovviamente, prima di tutto ti mostra donne seminude, è "donne sole". Si parla di donne che hanno scelto di essere single? Di donne trascurate dai mariti? Di anziane signore abbandonate dai figli? Di esistenzialiste afflitte dal mal de vivre? Ovviamente no: è un tripudio di chat per incontri "amorosi" (si fa per dire) con contorno di abbigliamento leopardato.
Già lo sai come finirà e però, siccome ti piace farti del male, continui la ricerca: subito dopo c'è "donne ucraine". Che nell'immaginario collettivo in cui io non mi riconosco non sono, of course, insegnanti, manager, scienziate, astronaute, donne di governo o donne contro il governo. Sono zoccole, più o meno gratuite (o, al più, badanti): un sito si chiama "ucraine che la danno". Tout court. E che vi aspettavate? Pagine e pagine di misure, cataloghi, foto, suggerimenti per l'attracco. Poi ci sono - immancabili - le donne al volante (con il seguito della filastrocca, immagino), quelle più belle del mondo, le donne giraffa del Myanmar e, logica conseguenza di questa difficile quanto vana ricerca, donne sull'orlo di una crisi di nervi. Cioè io.
Che però, siccome sono ostinatamente masochista, vado avanti. E digito: donne gra... E subito eccole lì le donne del Grande fratello. Poi quelle gravide, grasse, grandi e, per finire, ça va sans dire, gratis. Paginate sane, che sottintendono milioni di uomini arrapati (e maritati, suppongo) intenti a cercare solo figa à gogo.
Nessuna traccia di ministre, sindache, assessore, avvocate, chirurghe. Non pervenute, non contemplate. Ruoli non codificati e non legittimati nell'immaginario maschile, e dunque troppo precari e occasionali perché si possa pensare di riconoscerli stabilmente nelle desinenze. E in fondo, se una donna assurge a ruoli di potere - secondo chi se ne ritiene unico detentore -, è solo perché sono "cazzute". Ecco, se proprio si deve usare la parte per il tutto, si potrebbe proporre di inserire in questo nuovo dizionario un nuovo lemma: figute. E usarlo al maschile - figuto - anche per i pochi uomini che sappiano fare contemporaneamente la metà delle cose che fanno le donne.
Alla fine l'ho trovato il sito: ma ho dovuto scrivere il titolo per esteso fino all'ultima a.

Ah, poi ho provato anche a digitare "uomini soli": per le prime cinque pagine, ci sono i Pooh in tutte le salse - il video della canzone dei Pooh, il testo della canzone dei Pooh, gli accordi della canzone dei Pooh, la canzone dei Pooh cantata da altri cantanti -; decine di recensioni al libro di Attilio Bolzoni; un altro libro con lo stesso titolo dedicato a Enrico Mattei e Mauro De Mauro.... e soltanto una volta in cinque pagine c'è una specie di versione maschile di economia domestica per insegnare a questi eterni minus habentes come si attacca un bottone, come si cura l'influenza e come si congelano gli alimenti. Oh, di ucraini che la danno, manco a pagarli.

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