domenica 16 marzo 2014

Bastardi

-->
Ti resta dentro per tutta la vita. Puoi avere quaranta, cinquanta, sessant'anni; puoi averne pure novanta e avere perso la memoria di ogni cosa: è lì e ogni volta ti precipita addosso e ti seppellisce come una valanga. Accendi la radio, ascolti il gr e ti seppellisce.
Due bastardi impotenti - due, a volte tre nello stesso giorno, perché i bastardi si manifestano a grappoli e non c'è educazione, cultura o classe sociale che tenga: un medico, un sottufficiale dell'Aeronautica - che ammazzano o tentano di ammazzare le mogli. 
Bastardi doppi, perché lo fanno davanti ai loro bambini, odiando anche loro - forse perché frutto di quelle donne che ormai vogliono morte per non essersi piegate al loro volere - al punto da rovinargli la vita per sempre.
Ti resta dentro per tutta la vita. Ascolti il gr e le immagini che ti si parano davanti agli occhi non sono quelle di chi cerca di vedere la scena in base alla descrizione del giornalista: sono quelle di chi la scena l'ha vista. Cinquant'anni prima l'ha vista, ma potrebbe riferire ogni dettaglio: le urla, il coltello, la bava alla bocca, le parole sconnesse, gli occhi del porco assassino iniettati di sangue, i propri occhi e quelli di sua madre e dei suoi fratelli travolti dal terrore, in procinto di annegare, l'apnea, i tentativi inutili e ridicoli per distoglierlo dal suo proposito lucidamente folle. Gli chiedi persino che ora è, forse si distrae e non ci pensa più. Ma lui ci pensa ancora e va avanti come un treno, ha un unico obiettivo e non gl'importa di travolgere anche i suoi figli. Femminicida e bambinicida.
Non importa se alla fine per un soffio non siete riusciti ad ucciderla la vostra compagna: avete comunque ucciso lei e i vostri figli. Gli avete rovinato la vita per sempre. Sarete contenti adesso, bastardi.
E però forse non sapete una cosa: alla fine dei vostri giorni, potrete avere intorno gente prezzolata o interessata, ma nessuno piangerà per voi e nessuno vi rimpiangerà.

Nessun commento:

Posta un commento