venerdì 4 dicembre 2020

Sanificare le teste

 Lentamente questo Covid mi ha tolto la voce. 

Le parole. Le parole non vengono più. 

Gli altri continuano a usarle; giornalmente tutte e tutti continuano a dire tutto su tutto. Io no. Forse per il sovraffollamento. Mi sembra superfluo aggiungere le mie parole a quelle degli altri. 

Mi sembrerebbe imbarazzante come la ressa a un buffet matrimoniale. 

Mi sembrerebbe pericoloso come un assembramento. Fastidioso come il vociare degli investitori in borsa. Inutile e fuori luogo come la ressa per accaparrarsi l’ultimo modello di cellulare. O come lo sgomitamento per aggiudicarsi la prossima ospitata in tv, per far salire le proprie quotazioni, appunto.
Forse la verità è che l’angoscia mi impedisce di esprimere l’angoscia. 
Forse è perché mi sembrerebbe incoerente: ho scelto di non vedere più le trasmissioni che parlano di questa bestia maledetta e mi sto drogando di film e serie tv, anche se non riesco mai a staccare del tutto, a non sussultare per la scena di un bacio o di un gruppo di persone che conversano a pochissima distanza l’una dall’altra o di una mischia durante un incontro di rugby.

Eppure lo so che le parole sono terapeutiche, che altre volte mi hanno guarita, che basterebbe prenderne un paio di volte al giorno, ore pasti. Eppure so che in questo momento sarebbero come quelle medicine che, senza gastroprotettore, aggiustano una cosa e ne sfasciano un’altra. Perché sull’angoscia si innesta la rabbia che mi brucia lo stomaco: rabbia verso chi spaccia l’interesse economico per desiderio di libertà; rabbia verso chi – incapace di governare persino la propria casa – vorrebbe lucrare politicamente su questo cataclisma anche allo stupido costo di farci morire tutti e restare senza elettori; rabbia verso coloro che in nome del profitto invocano aperture senza criterio, scoprono parenti solitamente serpenti da incontrare anche in condizioni estreme, rivendicano ipocrite feste da santificare. Quando invece ci sarebbe da sanificare le teste.  

 

Nessun commento:

Posta un commento