La scena doveva essere questa: il televisore acceso
di prima mattina per avere la sensazione di sentire voci umane, le pantofole,
le vestaglie, la borsa dell'acqua calda, i loro piedi che strisciavano incerti
sul pavimento. Quella voce di sottofondo che lentamente si insinua e ti avvolge
come in una bolla. Consigli per gli acquisti, che ti entrano nel cervello,
scavano la pietra come la goccia.
Loro devono
avere fatto due più due: da un lato la pubblicità del panettone Tre Marie -
"un lusso che tutti si possono sempre permettere" - dall'altro quella
del pandoro Bauli, il tormentone che ti fa venire voglia di armarti di bazooka:
a Natale puoi. Bella idea.
L'ha detto la
tv, dunque dev'essere vero che panettone e pandoro sono irrinunciabili, un
lusso che tutti possono permettersi. Di più: un lusso a cui nessuno rinuncia.
Il resto dev'essere venuto da sé: se a Natale possiamo fare quello che non
possiamo fare mai, che dev'essere una specie di adattamento dell'antico
"semel in anno" carnevalizio, e se nessuno rinuncia ai dolci tipici
dell'orgasmo consumista, allora noi - si saranno detti i due protagonisti della
storia - glieli vendiamo e facciamo i soldi. Affare fatto.
Già, e dove li
compri i panettoni da rivendere se non hai un capitale di partenza? Semplice: li
prendi - diciamo così - "in prestito" al supermercato. Ti metti su un
cappotto pesante, sciarpa e berretto per non farsi riconoscere, entri magro ed
esci grasso: uno faceva il palo e l'altro si infilava sotto i vestiti uno o due
panettoni al massimo. Ma di quelli senza pretese, senza creme e cremine che li
rendono più cattivi e più costosi, che oltre a metterti di cesello a togliere i
canditi ti serve pure la spatola per asportare quelle specie di maschere
all'argilla che ormai sembra vadano tanto di moda. Costo medio 8 euro.
Rivenderli non sarà difficile. E' durata una settimana, poi li hanno beccati:
in tutto ne avevano rubati dieci, poco più di uno al giorno, fin quando le
telecamere di sorveglianza hanno sventato il loro piano e i "malviventi" sono
stati denunciati per "furto aggravato in concorso".
Ah, quasi me
ne dimenticavo: i due amici non dovevano né pagarsi la dose né passarsi lo
sfizio di avere le scarpe da ginnastica firmate. I due amici hanno
rispettivamente 85 e 82 anni e una pensione ciascuno al minimo. E dovevano solo sopravvivere.
Sì, a Natale puoi: puoi incazzarti come una bestia.
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