venerdì 26 settembre 2014

Screenshottabili


Mio nonno, ogni volta che vedeva i Beatles in tv, li definiva - accompagnando la frase con una smorfia di disgusto - usando una parola siciliana che arriva dritta dritta dal francese: "Chi ssu affriggiùsi!" Affreux, abominevole, spaventoso, orribile, mostruoso, "extrêmement laid", ladiu dalle parti mie, lariu in catanese. Termine che riservava anche a Paolo Villaggio, soprattutto quando interpretava il professor Kranz.
Gli facevano schifo, li trovava disgustosi (gli uni e l'altro), ma è indubbio che erano entrati nella sua vita, un po' per le foto dei quattro che io ritagliavo dai giornali e appiccicavo - come tutte - sul diario e un po' per il tormentone dei "camilini d pliùsc" che facevo risuonare per casa con le mie imitazioni. E insomma non poteva ignorarli, fingere che non esistessero.
Così come sono certa che se oggi fosse vivo (e avrebbe circa 120 anni) saprebbe benissimo che esistono le intercettazioni telefoniche e gli screenshot. Magari non avrebbe chiaro il meccanismo, non lo si vedrebbe intento a sditeggiare con la mano sinistra in formazione completa per immortalare qualche puttanata di un rivale politico o di un avversario di briscola, ma certamente avrebbe l'accortezza di non scrivere cose compromettenti in una discussione pubblica. E, conoscendo la riservatezza del tipo, credo neanche parlando in chat con una persona alla volta.
Ora, la questione è questa: posto che siamo tutti intercettati e che siamo tutti screenshottati o screenshottabili, posto che ne siamo consapevoli e posto che non c'è cosa più "affriggiusa" e disdicevole della calunnia e che non è lo stesso bisbigliarla in un orecchio o metterla nero su bianco, mi spiegate perché alcuni sembra che ci godano a farsi beccare con le mani nella marmellata? E' stupidità molesta? E' la sindrome da Grande fratello che vi provoca un orgasmo ogni volta che qualcuno ascolta (o legge) le vostre parole, sia pure per sbattervi in galera per narcotraffico internazionale o per tangenti? E' narcisismo al limite dell'esibizionismo? Cioè, vorreste tanto andare al parco, aprire l'impermeabile e tirare fuori il pisello e invece vomitate parole in libertà al telefono o sui social sperando che qualcuno vi noti?
La sensazione è che vi piaccia più farle sapere le cose che farle, come quei maschi che non fanno un punto con le femmine però non fanno altro che raccontare storie da mille e una notte. Ma qui saremmo già nel campo - alto - della psicoanalisi. E invece siamo in quello - sotto il livello delle scarpe e per di più disgustoso, orribile, affriggiusu - dell'arroganza.

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