sabato 21 giugno 2014

Io lo pijerei a schiaff

E dunque, visto che è la settimana mondiale del luogo comune, anche il prefetto di Perugia, tal Antonio Reppucci, uno che parla in dialetto napoletano durante un incontro pubblico, ha deciso di dare il suo contributo, rilanciando rispetto all'ormai consueto "si comincia con le droghe leggere e si arriva all'eroina". Roba da far impallidire persino Giovanardi: per il presunto prefetto - che, in base al dizionario dei sinonimi, significa pure educatore -, se non ho capito male, il declino verso la deboscia non partirebbe da una canna ma addirittura da una bottiglia. Dunque, rivedete i vostri luoghi comuni: si comincia con una birra e si arriva all'eroina.
Insomma il rappresentante del governo nel capoluogo umbro a un certo punto si è lasciato andare a una sceneggiata napoletana attaccando le famiglie, ma soprattutto le madri che - in base alla sua inconfutabile opinione - se un figlio si droga hanno fallito e dovrebbero solo suicidarsi. Aggiungendo che le forze di polizia "non possono fa' da badant e tutore perché la famiglia arretra" e che il "cancro" è proprio nelle famiglie e che "se uno mette al mondo dei figli deve sta pur attent, dopo mezzanott, tutti questi giovani con le bottiglie in mano... io li pijerei a schiaff".
Ma ce l'ha un figlio il prefetto di Perugia? Ce l'ha una famiglia? Ce l'ha un'idea di quante ansie, preoccupazioni, dubbi, timori corrodano senza tregua quotidianamente chi ha un figlio? Lo sa quanto può essere difficile leggere dentro un figlio? E perché ce l'ha tanto con le madri? Cosa gli ha fatto sua madre da bambino? E ancora, gliel'hanno spiegato al prefetto di Perugia che ci sono madri (ma anche padri: non è che si fanno una scopata e poi sono esonerati dall'occuparsi almeno per vent'anni delle "conseguenze" di quella scopata) il cui livello culturale è sufficiente a interpretare i malesseri dei figli e altre che - non per colpa loro - non hanno potuto studiare? Cosa vogliamo fare, gli vogliamo chiudere le trombe?
Nell'attesa della sterilizzazione di massa, mi permetto di dare un consiglio al governo sui provvedimenti da prendere nei confronti del suo rappresentante in territorio umbro: io lo pijerei a schiaff. E pure a calci in culo.

Nessun commento:

Posta un commento