mercoledì 9 ottobre 2013

Poco ministrabile


Ecco, ci mancava solo Giovannini. L'ennesimo ministro del Lavoro che, invece di darsi da fare per creare posti di lavoro, se la prende con i lavoratori: "Poco occupabili", secondo lui, "perché molti di loro non hanno le conoscenze minime per vivere nel mondo in cui viviamo e non costituiscono capitale umano su cui investire per il futuro".
Ministro, ne vogliamo parlare di quelli che hanno le conoscenze massime (curricula lunghi come il Rio delle Amazzoni e "esperienze trentennali") e che proprio per questo non vengono assunti perché i padroni non vogliono pagarli come meriterebbero?
Ne vogliamo parlare di quella merda di legge di cui voi oggi celebrate i dieci anni, che ha istituito il precariato a tempo indeterminato e fatto a brandelli il mondo del lavoro?
Ne vogliamo parlare di operai cinquantenni altamente specializzati licenziati dalle fabbriche che vanno a fare i badanti, di giornalisti che fanno le colf, di giovani "ipermasterizzati" che fanno i camerieri nei pub?
Ne vogliamo parlare di Rachid, italiano da sempre, che ha studiato quasi di nascosto continuando a vendere accendini davanti alla sua università e che, adesso che è diventato ingegnere, sa che dovrà continuare a fare "il marocchino" ai semafori?
Ne vogliamo parlare di quelli che nascondono il loro curriculum, come cosa di cui vergognarsi, perché sono troppo qualificati per essere assunti?
Provi a cominciare lei, signor Ministro, a dimostrare di avere le conoscenze minime per fare il ministro. Alla fine forse persino lei sarà in grado di emettere il verdetto: poco ministrabile!
Nell'attesa, si offende se io e tutti i lavoratori qualificati disoccupati le facciamo un augurio alla Grillo?

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